MACHERIO, LE PAROLE SONO PIETRE.


Le parole sono pietre. A volte sono macigni. Ma non è la loro dimensione a fare male. Lo è, invece, la forza e l’intenzione  con cui vengono scagliate. E l’obiettivo che vogliono raggiungere. 

Non ho intenzione di entrare nei dettagli della querelle connessa all’orto didattico di Bareggia inserito nell’ambito di un progetto condiviso con le scuole, genitori, alunni e nonni. E’ stata presentata una denuncia alla Procura e tocca quindi ai livelli amministrativi e giudiziari pronunciarsi.


Ma non mi voglio sottrarre al dibattito e al civile confronto. Qui dobbiamo parlare di politica, di scelte amministrative che vadano nell’interesse della collettività che  rappresento. 

C’é un clima avvelenato, un astio e una cattiveria che fanno male non solo a me ma a tutta la comunità. Avvelenare i pozzi della collaborazione, della condivisione, del confronto e delle proposte, prima o poi si ritorce anche contro gli esecutori. 

Macherio non ha bisogno di questo e, soprattutto, non lo meritano i macheriesi. 

Sono tempi che esigono tranquillità, comprensione, ascolto, sobrietà, condivisione. Il mio invito è di riportare la questione nelle giuste dimensioni.

Nessuno ha agito per interessi di parte e men che meno personali. Questo vorrei fosse riconosciuto.  

Finora abbiamo ottenuto che un progetto per alunni, nonni e nipoti, sostenuto con entusiasmo e disponibilità da alcuni volontari, è stato bloccato. A chi giova tutto questo? Chiediamocelo e ciascuno, in coscienza, si dia una risposta. Vorrei invitare tutti ad abbassare i toni. Si può eccellere nell’uso di ingiurie verbali, ma a tutto c’è un limite. E questo limite deve essere posto dall’entità della questione di cui si discute. 

Non serve alzare i toni, gridare più forte o esprimersi con maggior veemenza per ottenere il risultato. A contare è la sostanza della cosa. L’obiettivo che si vuole perseguire è la caduta di questa giunta e le dimissioni del sindaco. Il messaggio è arrivato. 

Ho occupato questa carica che i cittadini mi hanno affidato senza fini di arricchimento personale o carrieristico. Non ambisco a scalate degli scranni di potere. Non mi interessa diventare personaggio televisivo da talk show. Lascio ad altri questi privilegi. 

Mi accontento di andare quotidianamente nel mio ufficio e cercare di far funzionare una macchina comunale che, in assenza di risorse, arranca e fatica.

Mi accontento di dare ascolto ai tanti cittadini in difficoltà che non sanno come mettere insieme il pranzo con la cena non solo per sé ma anche per la loro famiglie, bambini compresi. Mi accontento di perseguire obiettivi, forse non ambiziosi, che le congiunture economiche e politiche mi permettono di fare. 

Riconosco che i toni usati nei miei confronti mi hanno ferito nel morale, ma la solidarietà dimostrata da tanti cittadini mi è di conforto. Questa è la mia mission e cercherò di portarla avanti con tutta la buona volontà e l’onestà morale e intellettuale che mi appartengono e che contraddistinguono il mio mandato.


Il Sindaco
Mariarosa Redaelli

Commenti

Post popolari in questo blog

MACHERIO, PENSIERI SULLA PACE DEGLI ALUNNI DI MACHERIO

MACHERIO : E ADESSO RICOMINCIAMO

MACHERIO: PASSEGGIANDO PER IL PARCO DI VILLA BELVEDERE

MACHERIO, POLIAMBULATORIO, A DUE ANNI DALL'APERTURA...

MACHERIO: SCUOLA OLTRE L'OCEANO