MACHERIO, IL SONNO DELLA RAGIONE
A Macherio risiedono 470 cittadini di origine straniera.
Basterebbe questo dato a far comprendere come è cambiato e come continua a
cambiare, il mondo. Il racconto dei nostri vecchi di quando da ragazzini, si
davano la voce: “La mora dal Punt, la mora dal Punt”, ad annunciare il grande
evento dell’arrivo del tram con una passeggera africana, lo possiamo confinare
nelle memorie d’altri tempi.
A volte essere sinceri, al di à delle doverose riflessioni
sul numero e la provenienza degli immigrati, è cambiata la vita della comunità
macheriese con l’innesto di tante persone giunte da lontano? Sicuramente è
cambiato il fine vita di centinaia di anziani macheriesi, che difficilmente
avrebbero potuto passare gli ultimi anni nel loro paese, nella loro casa, senza
l’assistenza delle badanti: di origine straniera, quasi tutte.
Non si sono mai registrati, a Macherio, episodi do scontro
tra residenti di lungo corso e immigrati, né quando gli immigrati arrivavano
dal Veneto o dal Sud Italia, né dai tempi più recenti dai cinque continenti.
Non si è mai respirata, a Macherio, un clima di incomunicabilità e tantomeno di
rifiuto. Il cosiddetto caso moschea è, obiettivamente, altra cosa; qui si sta
parlando di persone che abitano, lavorano, insomma vivono con alti e bassi con
tutti noi e come tutti noi.
L’insediamento, in alloggio privato, di altri dieci
profughi, per certuni pare abbia scombussolato l’equilibrio. Non sono arrivati
per iniziativa comunale, non occupano alloggi comunali, non gravano sulle casse
comunali neppure per un euro. Anzi, per ripagare in qualche modo l’ospitalità,
si prestano a lavoretti per migliorare il nostro paese. Gratis.
Non è un bell’esempio di integrazione? Per quei certuni,
evidentemente no. Sparano comunicati sul razzismo all’incontrario del Sindaco e
maggioranza di Progetto Macherio Bareggia, che secondo loro privilegerebbe i
nuovi arrivati rispetto ai vecchi residenti.
Testuale: “Il Sindaco ha trovato la possibilità di far
lavorare 10 profughi? Allora ci aspettiamo che riesca a trovar lavoro anche a
10 Macheriesi in difficoltà. Veniamo tacciato di razzismo, piuttosto siamo di
fronte ad una disparità al contrario: vengono prima gli altri”.
Facciamo così. Si presentino
dal Sindaco tutti coloro che intendono lavorare, gratis, per la comunità. Se il
Sindaco accetta solo gli stranieri rifiutando l’aiuto degli indigeni, ci
cospargeremo il capo di cenere, dando pubblicamente ragione ai seguaci (o ex seguaci)
del Pdl (o ex Pdl) e della Lega.
Per ora ci permettiamo di
rivolgere loro una domanda: ma a voi interessa più cacciare i profughi usando
l’amministrazione o cacciare l’amministrazione usando i profughi? Non state a
rispondere: abbiamo capito tutti che a voi piacerebbe fare l’en plein. Peccato
che il buon senso, oltre che la storia, remi contro di voi
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