MACHERIO, IL SINDACO: AUGURI PER UN ANNO POSITIVAMENTE CONTAGIATO

Se mi si chiedesse di scegliere un’immagine positiva da portare nel nuovo anno in segno di augurio e di speranza, non avrei dubbi nell'individualizzare le iniziative che nascono dai cittadini di buona volontà.

Genitori, nonni o semplicemente persone che decidono di non stare con le mani in tasca e si mettono in gioco per il bene comune. A tale proposito l’ultima bella iniziativa nasce dalle insegnanti della sciola Rodari e dai pensionati a cui sono stati assegnati gli orti di Bareggia. Alcuni di loro sono nonni e si sono resi disponibili a rispondere a una richiesta di alcune insegnanti per realizzare un orto didattico. Non all’interno degli spazi scolastici, ma nell’area adiacente agli orti.




Sono entusiasti di poter mettere a disposizione la loro esperienza e la loro manualità per i nostri piccoli. Ci siamo incontrati sul posto, insieme alle insegnanti, per definire gli interventi. Mi hanno richiesto la collaborazione nel fornire le attrezzature e gli strumenti necessari che vanno dall’acquisto della rete metallica, alla fornitura di terreno adatto e materiale utile all’impianto idrico ai camminamenti.

Hanno persino pensato a una gazebo attrezzato dagli alunni per le varie associazioni. Il resto sarà opera loro: predisporranno l’area con tanto di recinzione e la adatteranno alla semina e alla cura di ortaggi. Insieme, nonni e bambini.

Decisamente un bell’esempio da trasmettere alla nuove generazioni che si associano alle diverse iniziative già in atto e vede protagonisti altre persone, altre disponibilità, altre risorse, altre energie a favore della comunità.
Ogni settore può essere positivamente contagiato, persino il Comune lo è stato, e da qualche settimana prestano servizio due persone, in mobilità, che hanno risposto positivamente alla richiesta di supporto al team degli operai e della segreteria. C’è bisogno di una mano e la si dà.

Parecchio è avvenuto in un anno, ma molto si può ancora fare. Prendiamo la buona abitudine di non pensare mai “non tocca a me”. Quante volte sento pronunciare queste parole. Potrei lasciarle cadere nel vuoto, ma ogni volta che mi vengono dette cerco di trasformare in occasione e tentativo di coinvolgimento.
Sono convinta che non sia perdita di tempo, come penso serva un tempo lungo per seminare prima di raccogliere, ma a volte qualche buon seme dà frutti precoci.

L’augurio che mi sento di porgere a tutti voi cittadini in occasione delle festività natalizie nasce proprio da queste considerazioni e dalla speranza che ognuno senta in cuor suo di poter essere utile e di avere un proprio compito da svolgere, piccolo o grande che sia, anche nella pratica quotidiana, per non lasciare indietro nessuno e per sentirsi parte di una comunità.


Mariarosa Redaelli   


  

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