MACHERIO, LE OPPOSIZIONI CHE NON SERVONO AL PAESE
Gli Assessori alla cultura
Maddalena Clapis e ai lavori pubblici Rino Caspani si sono dimessi come
saprete, non riscendo a garantire una presenza costante e continuativa in modo
efficace all'interno della vita amministrativa per sopraggiunti impegni di
studio e lavoro.
Il Sindaco Mariarosa Redaelli, ha
richiamato Silvia Vitagliani e Luigi Consonni. Alla prima è stata affidata la
delega alla pubblica istruzione, al secondo quella a cultura e sport.
Il Paese si associa, non per una
questione puramente formale, a quanti hanno ringraziato i due nostri
concittadini che lasciano, dopo aver dedicato energie e tempo alla comunità, e
augurato ai due subentranti di impegnarsi in modo altrettanto disinteressato.
Naturalmente le dimissioni di due
membri di giunta su quattro, a poco più di un anno dall'insediamento lasciano
spazio alle interpretazioni più disparate, da quella più politicamente
maliziosa a quella allineata con la comunicazione dei motivi personali all'altra che legge in questo caso un errore di calcolo iniziale.
Il bello della democrazia sta
proprio nella libertà di assenso o di dissenso, di condivisione e di critica.
A noi pare che ci sia una bella
differenza tra dimissioni presentate e i veri e propri licenziamenti a cui ci
aveva abituato il Sindaco precedente.
Ma ci pare anche che, tra tutte
le possibili valutazioni, l’unica non ammissibile è quella scelta dalle
opposizioni. In una gara, veramente poco raccomandabile, a chi la spara più
grossa, questa volta, e per ora, a distinguersi è stato il Pdl che, rinunciando
a ogni analisi politica, la butta tutta sul personale.
A Maddalena Clapis viene
rinfacciato di aver guadagnato troppo nei suoi sedici mesi di assessorato. E il
calcolo viene fatto non si capisce se con più malafede o ignoranza. Preso il
totale, lo si divide per il numero di presenze in giunta, giusto per arrivare
alla cifra di 325 euro a seduta.
Fantastico! È come se a un
ministro o a un dirigente d’azienda venissero riconosciute solo le ore di
sedute settimanali di Consiglio, senza tener conto di tutto il lavoro
quotidiano.
Con la differenza che Maddalena
Clapis percepiva 274 euro al mese: meno della metà di quanto previsto al Comune
di Macherio, che è già meno della metà di quanto concesso ai Comuni tra i 5000
e i 10000 abitanti. Che poi non ritirasse neppure tutta quella cifra per
sopperire a urgenze sociali non può che farle onore.
Parlare poi, a proposito (sproposito)
di Rino Caspani, di “ trombatura” da parte degli amici di Progetto Macherio
Bareggia, significa una cosa sola: che le opposizioni, conoscono solo i metodi,
che con un eufemismo chiameremo
sbrigativi, dell’allora sindaco Porta, non riescono proprio a capacitarsi che è
possibile far politica in modi diversi dai loro.
Un’opposizione di tal fatta
fa male a se stessa e, quel che più conta, non serve al paese.
LA REDAZIONE
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