MACHERIO, RINNOVIAMO LA SCUOLA MATERNA


La nostra è una bella scuola materna. Ubicata all’interno di un grande spazio verde, è considerata il nostro fiore all’occhiello, tanto che è conosciuta e richiesta anche da molti residenti dei paesi limitrofi. Vuoi per la struttura in sé, vuoi per la competenza e l’impegno delle insegnanti, da anni accoglie molti alunni fuori comune.

Si tratta di una scuola costruita negli anni Sessanta, all’avanguardia per quei tempi nella filosofia architettonica; una struttura che, per le sue caratteristiche, ancora oggi è in grado di soddisfare le esigenze della nuova didattica, ma che sotto il profilo delle manutenzioni non può più aspettare.
I serramenti che costituiscono quasi interamente le pareti esterne sono ormai da sostituire: molte finestre, nonostante i continui interventi, danno problemi di apertura e chiusura, idem le porte, per cui l’isolamento termico ormai non è più garantito. Anche la copertura ha bisogno di essere rinnovata per evitare le infiltrazioni d’acqua. L’impianto di riscaldamento, sempre più problematico, oltre a generare ogni anno spese abnormi per le casse comunali, non permette una diffusione del calore omogenea in tutte le sezioni.


Io e i miei assessori conosciamo bene la situazione, tanto che per ogni problema avevamo già previsto una soluzione tecnica. Ma c’era sempre il “ma” dettato dalle risorse limitate. Obbligati finora a contare esclusivamente sugli scarsi investimenti, avevamo stanziato il possibile – poco più di 150.000 euro – nel bilancio di previsione 2014 per la sostituzione della centrale termica e il rifacimento del tetto. Interventi parziali, necessari e improrogabili, ma certo non sufficienti. Per il resto avevamo le mani legate.
Per questo, pochi mesi fa, avevo prontamente risposto all’invito del presidente del Consiglio Renzi che chiedeva ai sindaci di indicare una scuola da ristrutturare o da mettere in sicurezza.

Due erano le strade percorribili per Macherio: si poteva optare per la richiesta di un finanziamento oppure per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, finora “congelato”, che nel nostro caso supera i tre milioni e mezzo di euro.
Questa seconda scelta ci è sembrata la migliore e, alla fine, è risultata vincente. I Comuni che hanno deciso di attingere alle proprie risorse sono stati esauditi nella loro richiesta. Merito del governo che ha permesso di sbloccare quei fondi, (130.000 quest’anno, 621.000 nel 2015), ma anche un po’ merito nostro, me lo concedo, per aver scelto la via più corretta e rispettosa del denaro dei nostri concittadini e per aver segnalato in modo accurato e tempestivo tutti gli interventi di cui la scuola materna ha bisogno.

Nel 2015 dunque potranno iniziare i lavori. Dai prossimi mesi saremo impegnati nella progettazione che sarà condivisa con la Commissione Enti locali della scuola a cui partecipano rappresentanti di insegnanti e genitori, e nell’avvio delle varie gare d’appalto.
Lo annuncio con sollievo e soddisfazione, perché i nostri bambini, il personale e l’intera comunità se lo meritano.


Il Sindaco
Mariarosa Redaelli



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