MACHERIO, NOTIZIE SULLA PIATTAFORMA ECOLOGICA



Un proverbio indiano vecchio come la notte dei tempi può servire a inquadrare la questione: “Abbiamo la Terra non in eredità dai genitori, ma in affitto dai figli”. Poche cose condizionano la vita delle persone come l’ambiente nel quale vivono. Dalla salubrità dell’aria che respirano, alla qualità del cibo che mangiano, senza dimenticare la bellezza del territorio, nutrimento per gli occhi e per lo spirito. Se la perfezione non è di questo mondo … proviamo almeno ad avvinarla.


È cronaca quotidiana destinata purtroppo a reiterarsi quella che ha come protagonista il travagliato suolo campano, strangolato da malapolitica, mafie e silenzi. Discarica di molti, Nord incluso. “Campania felice” sopravvissuta solo nei libri di storia. 

Prendersi cura dell’ambiente è esercizio democratico troppo spesso e ottusamente considerato accessorio, materia per fastidiosi fanatici del “verde”. Microscopica postilla nelle agende di un Potere che fatica a guardare al di là del proprio portafoglio. 
      
Fortunatamente non sempre va tutto male. E quando si registrano migliorie vale la pena parlarne, anche solo per costatazione il persistere di un impegno divenuto pressoché naturale, tanto lo si è fatto proprio. Chi accetterebbe infatti di tornare indietro al tempo dei cassonetti e dei sacchetti “porta-tutto”? 
A vent’anni dalla sua introduzione la raccolta differenziata ha compiuto notevoli passi in avanti (secondo stime attendibili a Macherio si attesterebbe intorno al 60%) per merito tanto di amministrazioni attente e avvedute quanto di cittadini che, volenti o nolenti, hanno dovuto imparare e stanno tutt’ora imparando a considerare il “tema rifiuti” e più in generale la “questione ambientale” come il problema dal quale dipenderà sempre di più il benessere della presente e delle future generazioni.

Già nell’agosto scorso si era data notizia dell’obbligo, per gli avventori della piattaforma ecologica di Macherio, di presentare all’ingresso il documento d’identità con lo scopo di limitare l’accesso ai soli macheriesi. Fine di questa selezione era quello di evitarne l’uso da parte di chi non risiede in paese, e quindi rendere, da un lato, il servizio meglio monitorabile ed efficiente, dall’altro quello di evitare l’aumento, per i locali, dei costi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti. La novità introdotta in queste settimane è perfettamente in linea con le finalità appena elencate. Tant’è vero che, per superare la sbarra bianco-rossa installata all’entrata e usufruire della piattaforma, sarà necessario d’ora in avanti portare con sé la carta dei servizi, meglio nota come tessera sanitaria.

Coviello Lucia Grazia


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