MACHERIO, LA PAGINA DEL SINDACO.





SE NELLE CASSE COMUNALI MANCANO 200.000 EURO E OGNI MACHERIESE PAGA 7 EURO PER SERVIZI CHE NON USA

Che non siano tempi facili per le finanze delle famiglie è un tormentone che si sente ripetere. Anche fin troppo. Pure le casse comunali risentono del grave momento. Le entrate sono veramente poche e bastano a malapena a pagare gli stipendi e a far funzionare al meglio qualche servizio indispensabile per i cittadini. Una buona amministrazione si vede anche dalle scelte che compie quando, proprio per la coperta troppo corta, deve decidere di approntare dei tagli.
Saper scegliere nell’interesse della collettività è proprio l’arte della politica. Durante il mio discorso di insediamento ha ribadito che voglio essere il sindaco di tutti, non in modo generico e demagogico. Ho infatti specificato sindaco di tutti gli onesti, dei contribuenti che pagano il dovuto per tariffe e tasse, dei cittadini che rispettano i regolamenti e le leggi e che contribuiscono al perseguimento del bene comune.
Con mio grande rammarico mi sono accorta che un buon numero di concittadini non si comporta secondo queste regole. Ho verificato che nelle casse comunali negli ultimi tre anni non sono entrate somme per la bellezza di quasi 200.000 euro. Soldi che sono rimasti nelle tasche di coloro che hanno scelto di non pagare i servizi di cui usufruiscono. Affitti, spese condominiali, rifiuti, IMU, mensa, trasporti… Duecentomila euro è una cifra ragguardevole che permetterebbe di tirare un attimo il fiato. Pensate a quante piccole cose si potrebbero realizzare nell’interesse di tutta la collettività se questa cifra entrasse nelle casse comunali. Scrivo queste parole mossa da quel profondo senso civico e di giustizia civile che vorrei pervadesse tutti i miei concittadini e che vorrei tanto riuscisse a scuotere le coscienze di tutti. Pagare quanto pattuito per l’uso di servizi è una regola fondamentale per la convivenza civile. Non è possibile pensare di scaricare le singole inadempienze sul resto della collettività confidando sul fatto che “tanto non mi possono fare niente…”.  Una scelta che mi sento di compiere durante il mio mandato di sindaco è proprio quella di non accettare furberie, astuzie e soprusi.  Mi sono già impegnata a contattare personalmente alcuni cittadini “morosi” e qualcosa si è cominciato a muovere. Alcune situazioni sono frutto di oggettive difficoltà e di questo sapremo tenere conto, ma altre sono davvero inaccettabili e saranno tenacemente perseguite. Non sarò io ad aumentare le tasse e le tariffe che gli onesti già pagano e che si potrebbero addirittura abbassare se tutti pagassero il dovuto.


Mi sento ora di dire due parole sul servizio di trasporto alunni che può rappresentare un esempio di come le scelte amministrative ricadono sui conti pubblici. Attualmente per il trasporto di 75 alunni stiamo spendendo 58000 euro all’anno. Ogni alunno costa oltre 733 euro. Calcolando 200 giorni di scuola fanno quasi  4 euro al giorno. Ogni alunno contribuisce con 21 euro mensili. Paga una settimana e per il resto del mese paga pantalone. Ogni macheriese paga quasi 7 euro all’anno per un servizio di cui non usufruisce. Per quanto tempo si può gestire una simile situazione? La risposta è nei fatti. L’incarico alla ditta appaltatrice scade nel mese di giugno del 2014. Per quella data ci impegniamo a rivedere le cose.



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