MACHERIO, A TU PER TU CON MASSIMO TREMOLADA



Presentazione dell'assessore al rispetto del territorio Massimo Tremolada.

Ti vuoi presentare ai lettori con un breve profilo personale e professionale?

Sono Massimo Tremolada, padre e marito in una splendida famiglia, architetto di 41 anni. Sono titolare di uno studio associato con altri due architetti con sede a Concorezzo, con una passione particolare per la sostenibilità nel costruire.

A quando risale il tuo primo interessamento alla politica amministrativa?

Alla politica mi sono appassionato, per così dire, improvvisamente. Nel 2004 ci si preparava alle elezioni comunali dove poi Mariarosa Redaelli avrebbe conquistato il diritto di assumere il suo primo mandato. Proprio in quel periodo fui contattato per entrare a far parte di una lista che avrebbe poi partecipato alle elezioni e io, che fino ad allora ero completamente digiuno di politico, volli iniziare a capire meglio. Fu allora che incontrai ed aderii al gruppo di Progetto Macherio.

Quali sono i compiti del tuo assessorato? 

Oggi Mariarosa ha voluto assegnarmi la delega al territorio, ruolo delicato ed impegnativo, che comporta in modo prioritario di seguire e guidare lo sviluppo edilizio del nostro paese.

Come pensi si possa garantire l'equilibrio tra crescita e rispetto dell'ambiente?

 L'assessorato all'urbanistica ha storicamente e fattivamente il compito di " trovare " soldi per il Comune, da tradurre poi in investimenti sul territorio appunto. Caratteristiche che ha praticamente sempre portato ad un'equazione deleteria, secondo cui per monetizzare il paese si dovrebbe consumare suolo.
Oggi abbiamo la possibilità ai cancellare questa equazione, fermando il consumo di suolo e limitandoci a ristrutturare, completare, migliorare l'esistente. Questo è possibile in particolare oggi per le condizioni che ci troviamo a fronteggiare.
Paradossalmente la crisi che stiamo vivendo e limita fortemente la pressione edilizia, ci costringe ad effettuare una scelta dirimente; o si esaspera, portandola alle sue conseguenze estreme o ci fa cambiare il paradigma del consumo di suolo per sopravvivere, imponendoci di ripensare le modalità di intervento sul territorio, facendo i conti con risorse comunque scarse. Inutile dire che in un paese come il nostro e soprattutto par la sensibilità di un gruppo come Progetto Macherio Bareggia, la scelta non si è praticamente posta, portandoci naturalmente verso la ricerca della sostenibilità. L'inizio di questo mandato poi ci ha addirittura aiutato nelle nostre convinzioni, fornendoci una palestra credo senza precedenti, gli introiti da urbanizzare per i primi otto mesi dell'anno sono stati sostanzialmente inesistenti, complice la mancanza di un PGT vigente, che ha impedito quasi ogni tipo di attività edilizia Per questo motivo, siamo stati letteralmente costretti  a ragionare su quasi ogni tipo di intervento partendo della necessità che fosse a costo zero,  lottando per riuscire a recuperare ogni singolo euro dalle pieghe del bilancio e inventare modalità di approccio molto diverse dal passato,io credo.

Il verde delle Torrette sarà salvaguardato?

Il verde di Torrette è, non solo secondo me, ma secondo il parere di tutta la giunta, sindaco in testa, non barattabile. Il primo atto passato in consiglio comunale, che riguardava direttamente il territorio è stato far aderire Macherio alla proposta di formazione del parco della Brianza Centrale, individuando proprio  nella zona delle Torrette la parte integrante del nuovo parco che oggi anche Macherio sostiene.

Alla fine del mandato di cinque anni che i cittadini vi hanno affidato, come vorresti vedere migliore Macherio?

Vorrei vederla semplicemente migliorata, possibilmente in ogni sua parte. Mi hanno  insegnato che il lavoro  serio, quello che conta veramente, lo si fa poco alla volta ed incessantemente, senza grandi proclami.

Adesso rivolgi tu, da assessore, una domanda ai Macheriesi?

Le domande che vorrei porre ai Macheriesi sono molte e riguardano il futuro di Macherio ed il modo in cui farla sviluppare. Domande che gradualmente, cercheremo di porre a tutti coloro che vorranno provare a migliorare il nostro paese.


Ti vuoi presentare ai lettori con un breve profilo personale e professionale?

Sono Massimo Tremolada, padre e marito in una splendida famiglia, architetto di r41 anni. Sono titolare di uno studio associato con altri due architetti con sede a Concorezzo, con una passione particolare per la sostenibilità nel costruire.

A quando risale il tuo primo interessamento alla politica amministrativa?

Alla politica mi sono appassionato, per così dire, improvvisamente. Nel 2004 ci si preparava alle elezioni comunali dove poi Mariarosa Redaelli avrebbe conquistato il diritto di assumere il suo primo mandato. Proprio in quel periodo fui contattato per entrare a far parte di una lista che avrebbe poi partecipato alle elezioni e io, che fino ad allora ero completamente digiuno di politico, volli iniziare a capire meglio. Fu allora che incontrai ed aderii al gruppo di Progetto Macherio.

Quali sono i compiti del tuo assessorato? 

Oggi Mariarosa ha voluto assegnarmi la delega al territorio, ruolo delicato ed impegnativo, che comporta in modo prioritario di seguire e guidare lo sviluppo edilizio del nostro paese.

Come pensi si possa garantire l'equilibrio tra crescita e rispetto dell'ambiente?

 L'assessorato all'urbanistica ha storicamente e fattivamente il compito di " trovare " soldi per il Comune, da tradurre poi in investimenti sul territorio appunto. Caratteristiche che ha praticamente sempre portato ad un'equazione deleteria, secondo cui per monetizzare il paese si dovrebbe consumare suolo.
Oggi abbiamo la possibilità ai cancellare questa equazione, fermando il consumo di suolo e limitandoci a ristrutturare, completare, migliorare l'esistente. Questo è possibile in particolare oggi per le condizioni che ci troviamo a fronteggiare.
Paradossalmente la crisi che stiamo vivendo e limita fortemente la pressione edilizia, ci costringe ad effettuare una scelta dirimente; o si esaspera, portandola alle sue conseguenze estreme o ci fa cambiare il paradigma del consumo di suolo per sopravvivere, imponendoci di ripensare le modalità di intervento sul territorio, facendo i conti con risorse comunque scarse. Inutile dire che in un paese come il nostro e soprattutto par la sensibilità di un gruppo come Progetto Macherio Bareggia, la scelta non si è praticamente posta, portandoci naturalmente verso la ricerca della sostenibilità. L'inizio di questo mandato poi ci ha addirittura aiutato nelle nostre convinzioni, fornendoci una palestra credo senza precedenti, gli introiti da urbanizzare per i primi otto mesi dell'anno sono stati sostanzialmente inesistenti, complice la mancanza di un PGT vigente, che ha impedito quasi ogni tipo di attività edilizia Per questo motivo, siamo stati letteralmente costretti  a ragionare su quasi ogni tipo di intervento partendo della necessità che fosse a costo zero,  lottando per riuscire a recuperare ogni singolo euro dalle pieghe del bilancio e inventare modalità di approccio molto diverse dal passato,io credo.

Il verde delle Torrette sarà salvaguardato?

Il verde di Torrette è, non solo secondo me, ma secondo il parere di tutta la giunta, sindaco in testa, non barattabile. Il primo atto passato in consiglio comunale, che riguardava direttamente il territorio è stato far aderire Macherio alla proposta di formazione del parco della Brianza Centrale, individuando proprio  nella zona delle Torrette la parte integrante del nuovo parco che oggi anche Macherio sostiene.

Alla fine del mandato di cinque anni che i cittadini vi hanno affidato, come vorresti vedere migliore Macherio?

Vorrei vederla semplicemente migliorata, possibilmente in ogni sua parte. Mi hanno  insegnato che il lavoro  serio, quello che conta veramente, lo si fa poco alla volta ed incessantemente, senza grandi proclami.

Adesso rivolgi tu, da assessore, una domanda ai Macheriesi?

Le domande che vorrei porre ai Macheriesi sono molte e riguardano il futuro di Macherio ed il modo in cui farla sviluppare. Domande che gradualmente, cercheremo di porre a tutti coloro che vorranno provare a migliorare il nostro paese.




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