MACHERIO, E' SCONTRO LEGA - PORTA
Il Consiglio Comunale d’inizio Novembre ha davvero
lasciato il segno sull’attuale amministrazione macheriese, guidata dal Sindaco
Giancarlo Porta. Nonostante l’approvazione del raffazzonato PgT, la maggioranza
si è completamente sfaldata grazie al terremoto generato dallo stesso Sindaco
che ha silurato, all’indomani del consiglio comunale, l’ormai ex assessore
Cesare Ghezzi. La mossa ha generato uno sciame sismico incredibile: la reazione
di Ghezzi, che si trova ormai libero da vincoli politici, l’ulteriore distacco
dei “responsabili” dalla giunta, la richiesta di Assessori e Consiglieri PdL di
dimissioni del loro capogruppo Pasquale Lento, l’espulsione dei Paschetto
(Capogruppo Lega) e Bonanomi dalla Lega ed infine il duro faccia a faccia Lega –
Porta.
Per questo abbiamo intervistato Italo Dondi (segretario
Leghista sezione Macherio) e Roberto Sala (Lega Nord) candidato alle ultime
elezioni a Macherio.
A tre anno dall’inizio del mandato della giunta
Porta, ora chiedete al sindaco di dimettersi attraverso un vostro manifesto
firmato Lega Nord. Perché avevate candidato e supportato Giancarlo Porta?
E’ diventato sindaco perché voleva ricoprire
l’incarico di primo cittadino di Macherio e noi credevamo in lui per la
carriera e i vari ruoli che aveva occupato nel partito Lega Nord. In vent’anni
di Lega tutte le persone che sono
state sempre al suo fianco e aiutato a ricoprire i diversi incarichi, da
presidente Gelsia a vice segretario Provinciale della Lega, sono state da lui
scaricate dal momento in cui ha ottenuto il ruolo di sindaco. Porta aveva fatto dei calcoli precisi per i
suoi interessi: voleva continuare a ricoprire il ruolo in Gelsia mantenendo
un ottimo stipendio e contemporaneamente essere sindaco e magari non lavorare
più. Essendo una persona furba, ma non scaltra, aveva fatto male i calcoli:
dopo tre mesi dalla vittoria alle
elezioni comunali, una persona aveva fatto presente a Porta che il ruolo di
presidente in Gelsia e quello di sindaco erano incompatibili. Così, nonostante
lui non fosse d’accordo, fu costretto a dimettersi dall’incarico nella Società.
In seguito, il sindaco contattò il suo caro amico Massimiliano Romeo perché lo
incaricasse a ricoprire il ruolo di
consigliere in Regione per avere uno stipendio oneroso. Di quanto dico ho le
prove.
Ad inizio del suo mandato, alla presenza di altre
persone, Porta disse che durante il suo mandato, avrebbe voluto cancellare e
denigrare tutto ciò che avevano fatto in quindici anni le amministrazioni Verga
e Redaelli. Il mensile “Il Paese” era diventato il giornale da bandire,
arrivando a proibire a tutti gli assessori e consiglieri di parlare con i
redattori.
Gli assessorati erano stati definiti durante la
campagna elettorale oppure avrebbero dovuto essere stati assegnati in base alle
preferenze ottenute?
Da subito Giancarlo Porta aveva mostrato il proprio
modo di agire. Inizialmente il vice- sindaco avrebbe dovuto essere Andrea Velutti ( Pdl), forte
sostenitore di Porta come candidato sindaco all’interno del proprio partito.
Porta, senza interpellare nessuno e senza avvertire, decise di cambiare le
carte in tavola, affidando a Barbara
Caspani il ruolo di vice-sindaco, pur non essendo né del Pdl e neppure della
Lega. Lo stesso comportamento si era verificato con i candidati della Lega che
avrebbero dovuto ricoprire gli assessorati alla cultura, al commercio e alle
attività produttive. L’attuale sindaco
in piena autonomia, prese l’iniziativa di togliere agli uomini della Lega
questi assessorati che sono ritenuti i pilastri fondamentali del nostro partito.
Altro problema che si è subito posto riguarda Roberto Sala, primo candidato dei non eletti sempre all’interno
del nostro partito. Sala e Ghezzi stabilirono un accordo verbale ad inizio
mandato, secondo il quale Sala avrebbe preso il posto di Ghezzi con
l’assessorato allo sport. Il sindaco, sapendo che Sala non era una persona
addomesticabile, prese la palla al balzo incolpandolo di aver frequentato il
corso “La scuola di politica” indetta da Franco Verga, e fece saltare
l’accordo. Anche Ghezzi, che era fino a poco tempo fa amico del sindaco,
condivise la posizione del sindaco stesso.
A distanza di tempo, vi siete mai chiesti perché
Porta a circa due anni dalla carica di sindaco di Macherio, si è trovato in
dovere di scrivere una lettera contro la Lega Nord , partito in cui militava da venti anni
?
Va ricordato che il sindaco era il primo dei non eletti per entrare alla Camera dei
deputati a Roma, ruolo che avrebbe voluto ricoprire. Lui aveva pensato di utilizzare la novità Maroni per
salire di grado a livello politico. All’interno della Lega il suo tentativo
di creare problemi è stato subito considerato come tale. Per questo è stato
espulso ad unanimità dalla segreteria
leghista.
Come partito e militanti della Lega, credete ci sia
un fondo di verità in quella lettera che Porta aveva scritto?
Aveva cercato di cavalcare un’onda politica a suo
uso e consumo, come al solito. La controprova sta nel fatto che tutti
all’interno della Lega gli hanno girato il pollice verso.
Qual è la vostra idea sul Pgt appena approvato?
Con uno spostamento del baricentro commerciale
verso Esselunga, oltre a mettere in forte difficoltà i commercianti del centro,
si creeranno complicazioni anche ai piccoli artigiani della zona che si
trasformerà in parte da artigianale in commerciale. Se noi andiamo a vedere le direttive emanate a livello Provinciale sia
dalla Lega che dal Pdl, si parla di un netto contrasto alla nascita di nuovi
centri commerciali, mentre a Macherio si vuole costruire uno pseudo centro
commerciale. Anche qui il sindaco che era della Lega fino a poco tempo fa, ha
utilizzato il pgt perchè gli conveniva ,aiutando qualcuno a cui
interessava questo cambiamento. Che motivo avrebbe avuto di forzare la mano su
questo progetto del territorio?
Cosa intende come Centro Commerciale a Macherio?
Le voci parlano di una grossa catena di giocattoli
Toy’s Center, mentre l’altro negozio riguarderebbe probabilmente una grossa
catena di informatica. Se a questi nuovi spazi sommiamo Esselunga, il gioco è
fatto. Non dobbiamo dimenticare anche il grosso svincolo di Pedemontana che
porterebbe la gente ad utilizzare questo grande polo attrattivo, penalizzando i
negozianti del centro.
Perché sono
stati espulsi dal vostro partito il capogruppo Paschetto e il Consigliere
Veronica Bonanomi e da quanti anni erano tesserati Lega?
Entrambe, non abbiamo potuto espellerli perché non
avevano rinnovato la
tessera. Paschetto è stato voluto da Porta e noi avevamo
accettato, perché copriva un ruolo importante all’interno ospedale San Gerardo
come responsabile dell’ufficio tecnico, con una buona capacità dialettica. La
Bonanomi, come Ghezzi, è stata portata dal sindaco. Ghezzi non è stato
tesserato dalla Lega perché era uscito dal Pdl
a seguito di vari screzi.
Alle prossime
elezioni correrete soli oppure farete o cercherete di creare una coalizione con
il Pdl ?
Ad oggi noi correremo da soli. Certamente non ci
metteremo con Lento e con chi ha votato questo Pgt.
Gatti come
consigliere tesserato Lega nel consiglio comunale, come voterà d’ora in avanti in Consiglio comunale ? Siete
pronti a fare cadere il sindaco?
Valuteremo di volta in volta cosa fare. Porta è
stato prescelto e non possiamo essere noi a scegliere cosa fare. Lento, Velutti
e Resnati se volevano fare cadere la Giunta e il sindaco avrebbero dovuto
votare contro il Pgt. Ghezzi prima era amico del sindaco, oggi gli è contro perché
gli è stato revocato l’assessorato. La palla è nelle loro mani,
decidano loro come giocarla.
Alessandro Casiraghi
Commenti