MACHERIO, A SCUOLA SI VOTA

Gli alunni hanno ormai ripreso la scuola.

Anche quest’anno non si sono verificati sostanziali mutamenti rispetto alla popolazione scolastica.  Si confermano le sei sezioni della Scuola dell’Infanzia e le dieci  della Scuola primaria Rodari di Bareggia e Manzoni di Macherio. E’ invece aumentata una sezione alla scuola secondaria, ex  scuola media, che passa dalle tradizionali 6 classi a 7.

Ecco un quadro riassuntivo della popolazione scolastica suddivisa per plessi:
Scuola dell’Infanzia  n.169 alunni      6 sezioni
Scuola primaria Manzoni  n. 199 alunni    10 sezioni
Scuola primaria Rodari  n. 188 alunni    10 sezioni
Scuola secondaria di primo grado   143 alunni   7 sezioni

Più alunni alla scuola secondaria, ma per meno ore. I genitori optano infatti per un tempo ordinario con un solo rientro pomeridiano. Si va così esaurendo alla scuola media,  la formula del tempo prolungato che prevede un orario scolastico di 36 ore quest’anno riservata solo a 18 alunni delle due classi terze che costituiscono un solo gruppo.

699 è il totale degli alunni frequentanti le nostre scuole e di conseguenza, un significativo numero di genitori è chiamato a partecipare al prossimo appuntamento per il rinnovo delle cariche scolastiche di rappresentanza. Come previsto dalla normativa, con l’inizio dell’anno scolastico, si procede infatti alla rielezione degli organismi di partecipazione. Ogni anno si rinominano i rappresentanti di classe e, ogni tre anni quelli del Consiglio d’istituto.
L’Istituto comprensivo di Macherio, che comprende tutte le scuole macheriesi, ha deliberato la data delle elezioni per il rinnovo dei Rappresentanti di classe e del Consiglio di Istituto quest’anno in scadenza: domenica 18 novembre e lunedì 19 novembre si voterà.
Per i consigli di classe che si occupano esclusivamente delle problematiche di ogni sezione, la procedura è più semplice e sarà sufficiente trovare la disponibilità di uno o più genitori all’interno di ogni classe. Per il Consiglio di Istituto sarà invece necessario presentare una o più  liste di candidati entro il prossimo 30 ottobre.

Perchè è importante partecipare
Innanzi tutto perché il Consiglio di Istituto è l’organismo più rappresentativo della scuola nel suo insieme. In esso si ritrovano tutte le componenti (dirigente, genitori, insegnanti, collaboratori scolastici) e al suo interno, si prendono le decisioni più importanti relative all’attività e alla vita della scuola.
I genitori eletti che faranno parte di questo organismo saranno chiamati a decidere come investire i soldi a disposizione, a stabilire quali risultati educativi si vogliono ottenere, ad esprimere il proprio parere in merito alle tante attività che si ritengono utili agli alunni, ad identificare i bisogni e a dare risposte.

Al Consiglio di Istituto spettano infatti le decisioni definitive in ordine all'ambito educativo, organizzativo e finanziario della scuola ed i genitori vi trovan o possibilità reali di contare nelle scelte. Non si è messi lì solo per ascoltare o commentare cose già decise altrove.
E dalle scelte dipende il modello di scuola che vogliamo.

Non è la stessa cosa decidere di mantenere o eliminare il comodato dei libri di testo alla scuola secondaria, come è avvenuto, caricando le famiglie anche del costo dei libri e vanificando tutti quei valori educativi che stanno alla base di una simile pratica.
Non è la stessa cosa decidere di spendere in un modo piuttosto che in un altro i soldi a disposizione. Le scelte hanno un significato e conseguenze precise.
Non partecipare e non assumersi responsabilità è solo comodo, ma perché i nostri figli crescano  in ambiente sereno e imparino sempre meglio all’interno di percorsi formativi adeguati, vale la pena di esserci.

Certamente la situazione degli anni precedenti, in termini di partecipazione, non ci consegna riscontri esaltanti. Si fatica ad individuare genitori disponibili già oberati di tanti impegni e problemi, ma il rischio è che ci si affidi alle solite facce e che alla fine, ci si ritrovi come presidente dell’Associazione Genitori una persona che di nome fa Giancarlo e di cognome Porta. Il sindaco che, ovviamente, non ha  mai dedicato un millesimo di secondo a questo incarico, ma a cui lui non ha mai avuto il buon gusto di rinunciare. Non si vuol valutare qui la pur reale incompatibilità delle due cariche ma, ancor prima, si tratta di rispetto verso coloro che gli hanno affidato una delega di rappresentanza e verso la scuola come istituzione.

Del resto ormai a tutti è noto il suo concetto di partecipazione che, nel ruolo di sindaco, mette in pratica quotidianamente.

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