MACHERIO, DON DAVIDE SALUTA MACHERIO


Ci sembrava doveroso incontrare don Davide anche perché lo avevamo già intervistato in occasione dell'inizio del suo ministero a Macherio. Passati in un lampo i suoi tre anni da Vicario della neonata Comunità Pastorale “Maria Vergine Madre dell'Ascolto”, lui stesso ci fa notare, sorridendo, che come ha aperto con il nostro giornale, in qualche modo chiude con noi.

Don Davide, lei è con noi da quasi 5 anni (uno da seminarista, uno da diacono e tre da prete) e secondo i nuovi orientamenti diocesani lascerà Macherio. Non crede che questi anni siano pochi per legare con una comunità? anche perché con i ragazzi si rischia di non vedere crescere neppure una generazione?
“Non solo per me ma per ogni prete novello la Diocesi ha stabilito una precisa limitazione temporale per i giovani preti nella loro introduzione all'esperienza pastorale. Questo può essere sicuramente un ostacolo ad una più approfondita azione di conoscenza e di radicalizzazione del messaggio educativo cristiano, soprattutto verso i giovani. C'è comunque da precisare che la durata di permanenza dei sacerdoti è ancora in via di sperimentazione e potrà in futuro variare. Non va, infine, dimenticato l'aspetto, forse, più importante e cioè che ogni presenza sacerdotale si innesta in una storia, in una tradizione che precede e che deve essere capita, rispettata e arricchita. E' un po' come un fiume che scorre, c'è sempre un prima ed un dopo, e, se non si verificano particolari incompatibilità relazionali, cresce sempre ricevendo via via l'apporto dei diversi sacerdoti che si susseguono. Credo al di là degli inevitabili limiti e differenze presenti in tutte le persone, pertanto anche di chi è chiamato a questa responsabilità, che c'è una chiave, proprio come insegna lo slogan del GREST di quest'anno “passpartù”, da tenere sempre presente e da portare con sé: “l'umiltà”.

Cosa le rimane di Macherio? di bello e di brutto?
“Dico subito che di brutto non c'è nulla. Qualche incomprensione, qualche impuntatura non possono certo aver creato momenti brutti. Di bello, per contro, ho vissuto tante cose: per primo sicuramente l'amore. Senza retorica posso dire che molte persone mi hanno voluto bene e mi vogliono bene, come del resto io ho voluto e voglio bene a loro.
Spesso parlando del mio impegno qui, anche con i miei “compagni di Messa”, amo rispondere che non è difficile o pesante, perché con le persone della comunità di Macherio: ho “la fortuna di non camminare perché mi portano”

Sa già che compiti specifici l'attendono a Busto Garolfo?
“Sarò chiamato a svolgere l'azione di Vicario per la Pastorale Giovanile di una comunità pastorale che raggruppa i paesi di Busto Garolfo con Olcella (14.500 abitanti) e Villa Cortese (6.000 abitanti). E' un'esperienza importante, ma in parte già sviluppata qui. Oltre all'impegno diretto nell'Oratorio di Macherio ho anche affiancato Don Valerio (attuale Vicario della Pastorale giovanile della comunità “Maria Vergine Madre dell'Ascolto”) particolarmente nella gestione e formazione degli adolescenti, operando, trasversalmente, su Biassono, Macherio e Sovico

A conclusione, vuol dire qualcosa di particolare ai Macheriesi?
Dal mio arrivo, nel maggio 2008, prima come seminarista poi come diacono (dall'ottobre dello stesso anno), infine come prete, mi sento di poter esprimere come raccomandazione, ripeto senza alcuna ombra di retorica, una cosa soltanto ma fondamentale e fondante per tutti: “vogliatevi bene”

Non ci resta che augurare a don Davide gli auguri più sinceri per il prosieguo della sua missione, non nascondendogli, però, il timore che per la vita oratoriana di Macherio possa venire a mancare in futuro, per la scarsità delle vocazioni, la figura di colui che una volta, non lontana, si chiamava: “coadiutore”.

Commenti

Post popolari in questo blog

MACHERIO, PENSIERI SULLA PACE DEGLI ALUNNI DI MACHERIO

MACHERIO : E ADESSO RICOMINCIAMO

MACHERIO: PASSEGGIANDO PER IL PARCO DI VILLA BELVEDERE

MACHERIO, POLIAMBULATORIO, A DUE ANNI DALL'APERTURA...

MACHERIO: SCUOLA OLTRE L'OCEANO