MACHERIO, COMODATO IN DISUSO

Ormai da diversi decenni le famiglie macheriesi che hanno i figli iscritti alla scuola media, possono avvalersi del comodato libri. Una specie di contratto che la scuola stipula con le famiglie secondo cui è la scuola stessa ad occuparsi dell’acquisto dei testi a fronte di un contributo economico e gli alunni devono soltanto utilizzarli per lo studio e riconsegnarli in buono stato al termine dell’anno o del ciclo scolastico perché passeranno poi ad altri studenti. E’ una modalità semplice e vantaggiosa sia per le famiglie sia per gli alunni che va senza dubbio nella direzione del risparmio, ma rappresenta anche una valenza educativa finalizzata al rispetto del bene comune.

In pratica il servizio consente alle famiglie che scelgono di avvalersi del comodato d’uso un notevole risparmio sulla spesa dei libri di testo visto che la scuola richiede a chi aderisce all’iniziativa il versamento di una quota decisamente molto inferiore rispetto al costo effettivo dei libri e in più i ragazzi imparano a prendersi cura dei testi che hanno in gestione e si abituano al concetto di riutilizzo.
Il comodato è gestito dalla scuola e spetta quindi agli organismi scolastici decidere l’organizzazione delle attività, nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica. Maggio è il mese che vede gli insegnanti alle prese con la scelta e l’adozione dei libri di testo per il successivo anno e recentemente il Consiglio di Istituto ha previsto all’ordine del giorno la discussione sul prestito libri.

La scelta di genitori ed insegnanti che compongono tale organismo è risultata quella di abolire tale servizio. La motivazione sostenuta dal Dirigente Scolastico sta nella difficoltà di gestione del servizio per il prossimo anno scolastico dettata dalle nuove disposizioni ministeriali che vietano di adottare testi scolastici in forma esclusivamente cartacea.

Secondo la normativa assunta a livello nazionale, infatti, a partire dal prossimo anno scolastico, i libri di testo adottati devono essere redatti in forma mista (parte cartacea e parte in forma digitale), oltre che essere interamente scaricabili da internet. Una norma che va senza dubbio nella giusta direzione di adeguamento ai tempi, anche se occorreranno certamente diversi anni prima che i nostri studenti possano totalmente abbandonare lo studio sui tradizionali libri per affidarsi interamente alla forma digitale. Come è corretta la normativa del Ministero che pone l’accento sull’attenzione ai tetti di spesa determinandone il limite massimo.

Per la Scuola secondaria di primo grado il costo dei libri di testo deve essere contenuto nelle cifre qui riportate ed eventuali incrementi non possono superare il 10 per cento: Anno scolastico 2012/2013 Classe Tetto di spesa 1a euro 294,00 2a euro 117,00 3a euro 132,00 Per ogni alunno. E c’è chi, di figli alla scuola media, ne ha più di uno. Si tratta di cifre non di poco conto che vanno a gravare sui già faticosi bilanci famigliari. Costi che si chiedono alle famiglie per rispondere ad un obbligo scolastico e quindi al diritto allo studio.

Proprio per questo, sulla scelta adottata dal Consiglio d’Istituto è intervenuto il gruppo di opposizione Progetto Macherio per Bareggia che ha invitato l’Amministrazione comunale a farsi carico della questione, ad analizzare con la Scuola la situazione e ad adottare un intervento che possa superare le difficoltà e
le problematiche ravvisate dalla Dirigente scolastica.

Perché la nuova normativa continua a prevedere che le istituzioni scolastiche possano concedere, in relazione ai fondi resi disponibili, in comodato d’uso i libri di testo agli studenti. L’Assessore all’istruzione  Barbara Caspani si è espressa annunciando un incontro con la Scuola e sottolineando che la scelta del comodato d’uso dei libri spetta agli organismi scolastici che prevedono anche la componente dei genitori. Ciò significa che, a suo parere, vista la votazione del Consiglio d’Istituto, anche i genitori sono d’accordo con la scelta dell’abolizione del servizio. Chissà se è proprio così. Il comodato d’uso è sempre stato un fiore all’occhiello della nostra scuola. Mantenerlo costa certamente impegno e buona volontà, ma anche attraverso la gestione di questo servizio Macherio può dimostrare di essere comunità e di avere a cuore il bene comune.

Eventuali problemi si affrontano insieme, istituzione Comune e Scuola, e prima di arrendersi è bene verificare ogni possibilità. Anche quella di coinvolgere i genitori stessi, soprattutto quelli interessati a mantenere il servizio per necessità, ma anche per scelta educativa. Chi decide di acquistare testi nuovi lo può liberamente fare ed è comunque salvaguardata la propria scelta. Macherio non può rinunciare a  questa buona pratica ormai consolidata. Se la scuola non è più in grado di gestire il servizio, si faccia avanti l’Amministrazione. E’ una scelta politica di sensibilità ed attenzione, ma anche un dovere di chi amministra nel rispetto dei cittadini e dei loro bisogni.

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