MACHERIO, PERSI IN UN BICCHIERE D'ACQUA

Attenzione agli sprechi e un minore impatto ambientale, erano queste le motivazioni e gli obbiettivi che l’amministrazione di Progetto Macherio si era posta per un migliore distribuzione di ciò che è un diritto fondamentale per ogni uomo, l’acqua.

Dal 2009, sul territorio di Macherio e Bareggia, nascevano le casette dell’acqua. I macheriesi da circa tre anni, hanno la possibilità di recarsi presso i distributori  per prelevare gratuitamente una quantità necessaria di acqua naturale . Un servizio, che ha permesso alle numerose famiglie del territorio, di risparmiare parecchi euro, una manna dal cielo in modo particolare in questi ultimi anni che a causa della forte crisi e dei posti di lavoro persi, si trovano in ristrettezza economica.

La scelta di realizzare dei distributori, si basava sul valore sociale e educativo finalizzato ad uso corretto, coinvolgendo anche i giovani attraverso le scuole e le diverse Associazioni, per ridurre al minimo lo smaltimento delle bottiglie di plastica.
Dagli studi presentati durante la giornata mondiale sull’acqua a Marsiglia nel 2011, l’Italia si classificava al primo posto in Europa e terza nel Mondo per consumo di acqua in bottiglia e tra le Regioni Italiane, la Lombardia si collocava al primo posto.

Facendo delle analisi su 81 case dell’acqua poste in Provincia di Milano, capoluogo escluso, si è scoperto che il prelievo medio solo nel 2011 era di 2500 litri giornalieri. Un risparmio di  32miloni e 21 bottiglie di plastica che in termini ambientali per trasporto su gomma equivale a 3mila e 252 camion.
Macherio aveva fatto dei passi verso la direzione giusta, per chi lotta a mantenere l’acqua un bene pubblico di tutti, anticipando di gran lunga il referendum del  12/13 giugno 2011 che a sua volta, con il voto degli italiani, stoppava il tentativo di privatizzazione dell’acqua attraverso le modifiche del l’articolo 23Bis della Legge 133/2008 con la firma dei Ministri Fitto e Calderoli.

E’ essenziale che tutti i cittadini capiscano l’importanza sul tema acqua, perché è certamente un bisogno ma prima di tutto un diritto. Viviamo in una società  che non si interesse del bene di tutti, che pensa solo a se stessa e al proprio orticello. La  FAO ( Organizzazioni delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e Agricoltura), lancia un avvertimento  sul pericolo acqua a cui tutti noi andiamo incontro. Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità dell’oro blu  è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. L’organo internazione come aveva annunciato,  a partire dal 2000 in molti paesi tra i più poveri del pianeta, hanno  dovuto far fronte alla  crisi idriche croniche.

In media ogni abitante del pianeta consuma oggi il doppio di acqua rispetto all’inizio del 1900, e globalmente, il consumo mondiale di acqua è circa decuplicato solo nell’arco di un secolo. La Commissione mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno, mentre noi Italiani con circa 40 litri facciamo solo la doccia, per altri rappresenta un bene per intere settimane.
Siamo il paese  primo in Europa per il consumo d’acqua e terza nel mondo con 1.200 metri cubi di consumi l’anno pro capite. L’allarme sullo spreco ci arriva anche da parte del WWF che rende noto come  la disponibilità d’acqua dolce in Italia stia scendendo dai 2.700 metri cubi pro capite ai 2.000 metri cubi.

Abbiamo dato solo alcuni numeri per rendere chiara quale sarà la nostra prospettiva futura se non faremo in modo che le cose cambino,  per fare ciò ognuno dovrà modificare le proprie abitudini, su come usare al meglio il bene comune.

Tornado a Macherio, l’amministrazione Lega & PdL cosa ha fatto per sensibilizzare la cittadinanza sul tema acqua?  Sono passati solo tre anni, ma chi avrà un po’ di memoria, ricorderà certamente una campagna elettorale offensiva contro la ex amministrazione per aver realizzato le casette dell’acqua, bollandele come luogo in cui si lavavano e si sarebbero lavati gli extracomunitari.

Da allora il disinteresse si e mantenuto, come noi stessi attraverso il nostro giornale con il numero ottobre 2009 e marzo 20011 abbiamo documentato. Alle casette per prelevare l’acqua gassata è stato da subito inserita una gettoniera utile per guadagnare qualche soldino come se ci fosse bisogno, per poi lascare la stessa, non funzionate  in uno stato di incuria totale.

La medesima mancanza di manutenzione si è verificata dai primi mesi del 2012, al distributore posto a Bareggia . Nonostante ci sia una indicazione che invita la cittadinanza a non prelevare più di 5 litri di acqua, pigiando qualsiasi bottone, non eroga neppure una goccia. Le motivazioni da poco esposte, dopo molte pressioni fatte dal gruppo consigliare di Progetto Macherio recitano: “si avvisa che per motivi tecnici dovuti ad un subentro di una nuova società di assistenza, l’erogazione è sospesa, fino alla definizione del nuovo soggetto gestore”. Si sarebbe potuto,  prima dello scadere del contratto con la società manutentrice, chiedere alla stessa se avesse intenzione di proseguire la gestione. Ci troviamo ora nelle speranza che arrivino presto tempi migliori.

Tutto ciò accade perché l’amministrazione come più volta ha ribadito anche in Consiglio Comunale, ritiene che le casette dell’acqua siano più un problema economico da gestire e non un bene per tutta la cittadinanza, mentre la Provincia  ha da poco istituito un bando per il Progetto Case Acqua destinato a tutti i comuni che ne sono sprovvisti.

Bel tempismo.

Alessandro Casiraghi

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