MACHERIO, "Ci Scrivono": LD BAREGGIA, GLI ABITANTI CHIEDONO ATTENZIONE


C'era una volta l’“American Dream”...speranza, sogno di libertà, di indipendenza, di rispetto, di fratellanza……e a noi, cari brianzoli da sempre attaccati alla nostra verde terra, cosa rimane oggi?

Sempre lo stesso sogno……la voglia di tornare alle origini, il desiderio di vedere che i nostri sacrifici corrispondo a libertà, serenità...Sembra un incipit per una lettera che racconta ben altro che la “cronaca di un supermercato troppo intrusivo”, ma se leggete con attenzione capirete perchè ho scelto questo paragone…
Ebbene si, ecco il punto: l’indecenza del supermercato LD di Bareggia! Arriva, prende, schiaccia e dimentica.

Ho vissuto credendo nel “Green dream” brianzolo, non nell' “American Dream”. Mi hanno insegnato il rispetto per le regole, per l'ambiente che mi circonda, l'amore per il prossimo. E oggi di tutto questo cosa mi rimane? Ben poco, anzi nulla se un giorno ti svegli e ti accorgi che il verde non c’è più e che regnano solo sporcizia, degrado e mancanza di rispetto delle regole più semplici di convivenza civile. E allora ti interroghi sul tuo “sogno”, sulla tua educazione e ti chiedi: come posso insegnare a mio figlio gli stessi principi con cui sono cresciuta se, guardando fuori dalla finestra, quello che vede è solo un triste spaccato della nostra povera Italia, così arretrata e malandata che ti fa venir voglia di chiudere anche le persiane?

Non c’è stimolo, non c’è sogno nella sguardo su una collettività irrispettosa, lontana da ogni tipo di senso civico…una cittadinanza NON attiva, NON consapevole, NON responsabile.
Persone accecate dalla corsa al risparmio, al consumo spasmodico…un consumo che non ti fa più vedere...non ti fa vedere che stai parcheggiando in divieto di sosta, che stai inquinando buttando qualsiasi cosa per terra, che stai offendendo, che non stai rispettando il tuo vicino, il tuo paese, il tuo ambiente...te stesso, tuo figlio…

Una collettività ormai segnata, ma purtroppo sostenuta dalla mancata presenza di chi quest'Italia la dovrebbe ricondurre al successo: una classe politica troppo presa da se stessa, imprenditori incapaci di armonizzare la propria impresa con il contesto in cui si inseriscono e, soprattutto, forze dell'ordine lontane mille miglia..impossibilitati a far seguito a segnalazioni troppo poco importanti... Già! Segnalazioni insignificanti (contando che non ci rispondo più nemmeno al telefono) dal momento in cui hanno a che fare con le piccole cose...con quelle cose da non ingigantire, quei dettagli che, cari miei, COSTRUISCONO e GETTANO LE BASI per una nuova collettività! Per una cittadinanza attiva, responsabile, consapevole…rispettosa delle regole, dei suoi spazi e non per ultimo delle sue Istituzioni!

Questa lettera non vuole accusare, ma piuttosto richiamare l’attenzione. Vuole esprimere l’enorme disagio dei cittadini, voglio far compredere che le Istituzioni hanno delle responsabilità grandi nei confronti della collettività. Sembrano delle banalità o appare un confronto strano, ma quanta civiltà c’è nella storia che ho raccontato?

Il mio non è più nemmeno un “green dream”, ma ormai è un sogno di responsabilità, di vicinanza delle Istituzioni, di una giustizia che fa il suo dovere SEMPRE anche quando si tratta del rispetto di un semplice divieto di sosta. Nel mio sogno c’è un cittadino italiano che arriva a comprendere da solo che certe cose NON vanno fatte, che usare una strada come parcheggio crea problemi, che buttare sporcizia per terra è nocivo per tutti, ma soprattutto per sè stessi. Nel mio sogno ci sono imprenditori seri, che si prendono carico del disagio che la loro attività può creare, che comprendono che hanno delle risponsabilità nei confronti della cittadinanza e che, anche loro, possono contribuire per fare in modo che i propri clienti rispettino le norme del vivere in una società.

Invece no…non è così semplice, è un sogno ambizioso che non vede riscontro nelle Istituzioni ovvero in coloro che dovrebbero fare questo lavoro nella vita. Rimane solo inciviltà, spazzatura, offese personali e totale mancanza di collaborazione.
Siamo un’Italia in crisi, un’Italia in difficoltà…ma se quelle descritte in questa lettera sono le basi, come possiamo anche solo pensare di cambiare il nostro Paese?

Commenti

Post popolari in questo blog

MACHERIO, PENSIERI SULLA PACE DEGLI ALUNNI DI MACHERIO

MACHERIO : E ADESSO RICOMINCIAMO

MACHERIO: PASSEGGIANDO PER IL PARCO DI VILLA BELVEDERE

MACHERIO, POLIAMBULATORIO, A DUE ANNI DALL'APERTURA...

MACHERIO: SCUOLA OLTRE L'OCEANO