MACHERIO, IL CINEMA


Dato che non sono che pochissimi i cittadini presenti alle sedute del consiglio comunale, pensiamo noi a portare il consiglio comunale nelle case dei cittadini. Dell’ultima seduta, tenutasi il 20/11/2011, riportiamo solo le parole - testuali - di alcuni componenti della maggioranza che amministra Macherio, a partire dal sindaco Giancarlo Porta.

Non c’è bisogno di commenti. Ci sarebbe invece bisogno che almeno una volta i Macheriesi ascoltassero direttamente le volgarità e le banalità (è difficile dire cosa sia peggio) sfornate dal sindaco e dai suoi assessori. A leggerle, uno se ne può fare sì un’idea, ma viene a mancare la scenografia: i gesti, i silenzi, gli scuotimenti di testa, le occhiate. Il cinema, insomma, perché di cinema si tratta. Che però non diverte.


Si stava discutendo del mancato introito nelle casse comunali di 680.000 euro previsti per il piano integrato ex Catenificio Fossati. Sostenevano i consiglieri Mariarosa Redaelli e Franco Montrasio di Progetto Macherio-per Bareggia che era scontato dall’inizio che quel denaro non sarebbe arrivato, che quella riqualificazione non sarebbe partita, per il semplice fatto che all’interno dell’Amministrazione non c’era e non c’è alcun accordo.

Già in giunta l’assessore Augusto Gatti e Andrea Velutti (a quel tempo ancora assessore, poi sostituito, nonché responsabile del Pdl locale, poi commissariato) si erano astenuti; sulla stampa locale vengono continuamente riportate dichiarazioni discordanti in merito. Lo sanno anche i bambini che su questa questione esiste un problema politico tra i nostri amministratori di PdL e Lega.
Come si può pensare che entrino oneri per un qualcosa che partire non può? “I soliti, questi componenti dell’opposizione” commentava l’assessore Vittore Vezzoli “che esprimono  sensazioni e opinioni senza fondamento, pur di polemizzare”.

Due secondi dopo la smentita in diretta. Chiede la parola il capogruppo del PdL Lino Lento e rivolgendosi al capogruppo della Lega: “Vorrei sapere con chi sto governando e quando ci incontreremo per parlare. Voto per senso di partito e, alla Montanelli, mi tappo il naso e voto a favore”.

Segue l’immediata replica di Tiziano Paschetto (capogruppo Lega): “Stai governando col gruppo Lega. I nostri problemi interni non vi toccano. Non ci incontreremo finchè non saranno prese decisioni in Provincia. Il consiglio comunale non è comunque luogo adatto per i chiarimenti”. E l’assessore Vezzoli? Silenzio assoluto. Forse sta pensando a quanto ha appena, in cautamente, detto. Continua implacabile il capogruppo del partito di maggioranza: “Non bisogna nascondersi dietro un dito. Basta con questa pantomima. Le osservazioni del capogruppo dell’opposizione Redaelli sono evidenti a tutti. Finora sono sempre rimasto in ascolto, ma non possiamo andare avanti così”.

Soltanto a questo punto interviene il sindaco, nel suo inusuale ruolo di spettatore fino a quel momento apparentemente distratto, per riportare tutti all’ordine. E per dar la parola all’assessore Gatti. Che sta parlando, però a microfono spento. “Microfono” suggerisce il segretario (altrimenti l’intervento non risulta registrato e non lascia traccia).

Tanto, non cambia nientecommenta a voce alta il sindaco. Vale a dire: per quel che conta Gatti.... Ma non è un assessore scelto da lui? E non è un tesserato al suo stesso partito, la Lega?

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