MACHERIO, TERRITORIO BLINDATO


Dopo un anno di lavoro, l’amministrazione Porta ha presentato un PGT( progetto del territorio) che ha destato non poche critiche da parte non solo del gruppo di Progetto Macherio per Bareggia, ma anche dall’associazione Boscone Bini Torrette e dall’Unione Commercianti.
I maggiori punti di critica, riguardano i cambi di destinazione da agricolo a edificabile nella zona verde in via Bosco del Ratto e il passaggio da zona artigianale a commerciale dei capannoni vicini ad Esselunga.
Noi della redazione de Il Paese, abbiamo intervistato l’architetto Massimo Tremolada ex consigliere di Progetto Macherio per avere un parere sul progetto presentato.

Durante la presentazione del Pgt di Macherio, siamo venuti a conoscenza della trasformazione d'uso del terreno di via Bosco del Ratto che passa da agricolo a edificabile. Cosa ne pensi?
Per quanto riguarda il territorio in via Bosco del Ratto, il problema in questo Pgt è un consumo di suolo preponderante, confronto al vecchio Prg . L'area edificabile, viene a trovarsi proprio all'interno dell'unico polmone verde a Macherio e ritengo che non definirlo strategico, è un delitto. La forma, dimensione e posizione dove vengono collocate le abitazioni, invitano secondo me, a continuare nelle costruzioni. La strada che passerà tra le case degli espropriati di Pedemontana, finirà nel vuoto, il che fa pensare che ci possa essere un seguito.
Guardando la cartografia, l'Amministrazione si è tutelata per bloccare in futuro una eventuale richiesta da parte dei proprietari del terreno di ulteriori costruzioni?
La piantumazione è prevista nel piano attuativo. Il problema è che un filare di piante, pur essendo uno ostacolo fisico, non è poi così insormontabile. Basta che tra una pianta e l'altra ci siano 6-10 metri perchè una strada possa comunque passare attraverso e quindi, con la possibilità di edificare. E' anche vero che ora ci sono dei vincoli, ma essi si possono cambiare anche tra un anno perchè nulla vieta di modificarli. La vera scommessa, sarebbe creare delle zone che comportino problemi di edificazione. Un'altra zona edificabile che ha cambiato trasformazione d'uso e poco se ne parla in questo Pgt, si tratta della residenza sociale. La zone si trova lungo il viale Regina Margherita dove la strada fa la doppia esse e costriuranno dell’ edilizia convenzionata.

Dopo la concessione da parte dell'immobiliare Vallese per la costruzione della case degli espropriati sul proprio terreno, l'Amministrazione avrebbe potuto trovare strade alternative con i proprietari?
Era sicuramente possibile intervenire in altro modo senza dubbio.  Questa contrattazione è stata certamente la più comoda e la più semplice. Esisteva per esempio la possibilità di espropriare le aree anche se era complicato. Una cosa che io contesto è il posizionamento. Se le case le fossero state messe lungo la via Bosco del Ratto, avremmo certamente cosumato suolo, ma avremmo creato sicuramente un argine per un possibile incremento di superficie di suolo. Mettiamo anche il caso che non esistevano soluzioni a questo scambio, perchè di scambio si tratta, avremmo potuto comunque dare la stessa volumetria ai Vallese, ma non per costruire su quel terreno. Nel Pgt hanno cambiato la definizione di perequazione. Questo termine significa che, chiunque abbia terreni del Comune, dovrebbe avere delle potenzialità edificatorie. Questo non vuol dire che tutti posso costruire dove vogliono, ma che possono costruire anche in altri punti del paese e non necessariamente dove si ha la volumetria. Quindi è possibile concedere la volumetria, ma nel momento in cui si andrà a edificare, si potrebbe costruire in un'altra zona.

Su una volumetria di 15000 metri cubi, quanti appartamenti possono crearsi?
Circa 60 appartamenti. La volumetria riceverà delle premialità per bassi consumi. In più si potrebbero usufruire di una legge Regionale sempre a riguardo dei bassi consumi che permetterebbe di aumentare del 10% le volumetrie arrivando a 20000 metri cubi che andranno a costruire.

Stando sempre nella zona di Bareggia, cosa pensi del Green Urban Park che dovrebbe crearsi come copertura di Pedemontana?
L'idea in se del Green Urban Park a me non dispiace. Quello che non mi convince, è come andrà a integrarsi con le mitigazioni ambientali. Pedemontana dovrà fare mitigazioni e compensazioni ambiantali.  Le mitigazini che verranno fatte sopra l'autostrada, servono a diminuire l'impatto tra la Pedemontana e le abitazioni presenti sul territorio. Se si andrebbe a sovrapporre il Green Urban Park alle mitigazioni che dovrebbero essere effettuare da Pedemontana, molto probrabilmente non verranno effettuate. La cosa che non mi piace per nulla, dalle dichiarazioni del Sindaco, rispetto a pedemontana stà nel non creare un pezzo di compensazione nelle vicinanze del viale Regina Margherita e della via Bosco del Ratto. Il Sindaco ha espressamente richiesto che non venga eseguita parte della compensazione che era di competenza Pedemontana a titolo gratuito,richiedendo il denaro che Pedemontana risparmierebbe, per creare poi il Green Urban Park. Questo però vuol dire rinunciare ad un pezzo di territorio piantumato.

Cosa pensi della trasformazione zona Esselunga da artigianale a commerciale?
Guardando questo Pgt, sembra che manchi una conoscenza della realtà sociale del paese e una strategia di gruppo. Il fatto che abbiano fatto un solo azzonamento del residenziale e uno del commerciale produttivo, significa che nessuno dell'amministrazione abbia spiegato all'urbanista come si vive il paese e che esistono due centri. Macherio ha un supermercato di media distribuzione che crea un elevato flusso di gente, ma tutto il resto si è tentato di mantenerlo al centro. Con la creazione di un unico azzonamento commerciale dove già esiste Esselunga, in modo inevitabile “ammazzerebbe” il centro. La vera sfida stava nel portare più gente verso il centro e non drenarla.  Bisogna anche ricordare che , gli artigiani che avevano comprato il terreno in quella zona, l’avevano ottenuto con un prezzo calmierato agevolato dal Comune e oggi si trovano un grosso valore commerciale. Vorrei capire se qualcuno ha pensato a tutto ciò.

Visto che l'area era di Caprotti, come è riuscita l'Amministrazione precedente a ottenere dei prezzi bassi?
Si è trattata di una lotta diplomatica di anni, si parla di 18 anni fa a partire dalla prima giunta Verga. E' stato molto difficile perchè Caprotti avrebbe voluto costruire molto, molto di più.

Dunque ora tutto si sblocca? Quali vincoli cambiano?
Gli artigiani che avevano comprato a 950 euro al metro quadrato un capannone artigianale, ora si trovano che il valore del commerciale è di 1500 euro al metro quadrato. Bisogna tenere presente che una volta richiesto il cambio di destinazione come commerciale, bisogna fornirsi dei parcheggi. Nel caso non si abbia questa possibilità, la scappatoia sarebbe quella di monetizzarli al Comune, che dovrebbe avere il compito di crearne nelle vicinanze. I parcheggi di Esselunga erano di proprietà Comunale fino a poco tempo fa. La giunta ha deciso di cedere l'area per le auto, così Caprotti ha monetizzato in modo molto generoso il Comune, così da poterne usufruire in modo esclusivo dei propri parcheggi. Mi chiedo, se per caso Esselunga chiudesse i posti auto, dove andrebbero a parcheggiare i clienti dei nuovi insediamenti commerciali che nasceranno?

Passando alle zone del centro, come pensi sia stato affrontato il tema Bareggia?
Bareggia è nata dalle diverse cascine e dall'unione di strade. Un urbanista che arriva da Orzinuovi, catapultato nella relaltà barereggese per relazionare sul centro, se non viene accompagnato, se non gli si spiega la realtà sociale e l'importanza del centro per i cittadini molto probabilmente viene difficile dagli una certa importanza. E' anche vero che la piazza si trova sotto Lissone, ma questo non significa disinteressarsi. Mi aspettavo una amministrazione, che dialogasse con il paese confinante avendo anche lo stesso colore politico. Guardando anche il progetto delle piste ciclabili, mancano di un collegamento più importante tra la scuola e la piazza, oltre che con il centro di Macherio attraverso via della Resistenza.

E' ancora possibile attuare dei cambiamenti sostanziali a questo Pgt?
Per me è un piano finito.

Perchè ritieni che sia ormai chiuso?
Nella normalità delle cose, si usa partire a gradini, facendo delle discussioni sulle zone dove si pensa sia possibile creare delle trasformazioni, poi si parla dei servizi sempre confrontandosi con la popolazione. Sono arrivati dopo un anno e nessuno sapeva nulla.

Durante i consigli comunali, il Sindaco Porta ha sempre parlato di un Pgt rivolto ad una attenzione particolare per il verde. E' questa la direzione giusta?
Se stare attenti al verde vuol dire tagliare l'erba nei giardini pubblici, per me l'attenzione è ben altro. Ci vorrebbe una sensibilizzazione verso il sistema agricolo alle bio diversità di cui molti ne parlano e che per molti non dice nulla. In questo Pgt si consuma il territorio proprio nella parte più verde del paese, come si può parlare di attenzione al verde?

Magari i Vallese avevano chiesto molto di più per urbanizzare e l'amministrazione è riuscita a concedergli il minimo, un po' come Esselunga con la precedente amministrazione?
Parliamo di due situazioni diverse. L'area Caprotti si trattava di una ditta dismessa, a conti fatti si è guadagnato zona verde perchè si è costruito molto meno da come si trovava inizialmente. Qui parliamo di un'area verde nella quale si è deciso di costruire.  

Alessandro Casiraghi

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