Ci sono i mediocri e i superbi (spesso si tratta delle stesse persone) a voler distinguere tra fragilità “subite” da “incolpevoli” e fragilità “volute” da “colpevoli”. Da una parte i down, gli autistici, gli incidentati (purché non sia loro la responsabilità dell’incidente), quelli che faticano a scuola (purché ce la mettano tutta, sia chiaro); insomma le vittime innocenti, e casuali, di una sorte avversa. Dall’altra i dipendenti da droghe, alcool, vizio del gioco, gli affetti/e da anoressia e bulimia; insomma gente che non può dar la colpa al destino, al padreterno, alla famiglia: se ci prova, siamo pronti a ribattere, tutti noi che non apparteniamo né alla categoria degli sfigati né a quella di “chi se l’è cercata”, che è un falso e alibi: comodo buttare la colpa sugli altri. A Macherio abbiamo (non per sorte né per sorteggio, ma perché l’abbiamo fermamente voluto) due strutture che si occupano dei primi e dei secondi: il CDD (centro diurno per disabili) e il CPF (ce...
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